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Aspetti storico-geografici e tradizione locale

Oratorio

Gli oratori sono edifici indipendenti costruiti come luoghi di preghiera e di culto a disposizione della comunità. In Vallemaggia ebbero una grande diffusione nel XVII secolo in seguito alla Controriforma cattolica. In quell’epoca venne introdotta da S. Filippo Neri la regola secondo cui un oratorio, per essere considerato tale, dovesse possedere un accesso indipendente e una propria facciata.
L’Oratorio di S. Antonio abate, verosimilmente edificato nella forma attuale nel 1673, si trova in posizione centrale all’interno del nucleo di Boschetto. Sulla porta d’entrata, finemente decorata, si leggono le date 1645/1945, mentre sul campanile appaiono le date 1833 e 1902, momenti in cui sono stati eseguiti lavori di restauro. Nel muro occidentale si scorge la giuntura di una parete appartenente ad un antico protiro con portale laterale. Ciò lascia presupporre una diversa orientazione originaria dell’edificio.
L’oratorio presenta una navata unica a due campate con un coro rettangolare. La volta a botte è coperta con decorazioni imitanti stuccature dorate che ricordano il pittore Luigi Faini. Sulla prima campata spicca la figura del martire S. Defendente (santo a cui è dedicato l’oratorio di Visletto), sulla seconda quella di S. Antonio abate. Vi sono anche figure femminili simboliche accompagnate da alcuni cartigli con le scritte Fidet, Florebit, Charitas, Justus ut Palma. Il piccolo altare in stucco con statua del patrono e paliotto in scagliola è stato realizzato nel 1759 ad opera di Giuseppe Maria Pancaldi e raffigura la tentazione di S. Antonio. Sulla parete destra troviamo S. Carlo Borromeo chino su un mendicante (dipinto firmato da Piero Franzoni e datato 1919), e a sinistra S. Antonio quale protettore degli animali domestici. Sopra l’altare trova spazio un dipinto del Sacro Cuore di Gesù; sulla volta a botte la figura della Vergine Maria.