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Aspetti storico-geografici e tradizione locale

Emigrazione

Per secoli la regione fu caratterizzata dall’emigrazione nella sua forma stagionale rivolta verso località europee: gli emigranti erano specialmente mastri di muro e scalpellini, ma anche stuccatori, carpentieri e falegnami e le mete principali erano la Valtellina, la Valchiavenna con la limitrofa Bregaglia, o il Piemonte.
La crisi economica di metà Ottocento interruppe bruscamente tale tradizione, facendo volgere gli sguardi verso nuovi e più remoti orizzonti. Le nuove mete furono così l’Australia e il Golden state americano, la California, vera terra promessa. Se fino ad allora la frazione era tra le più popolate del Comune (300 abitanti), a Boschetto, dove nessun emigrante ritornò a insediarsi stabilmente, il processo avviò irreversibilmente lo spopolamento del villaggio, da allora destinato a un progressivo e inarrestabile declino: partiti gli uomini, intere generazioni femminili si trovarono condannate al nubilato e alla conseguente infecondità, numerose famiglie rimasero senza discendenti, le vecchie case, rimaste vuote e da allora intestate a comunioni ereditarie vieppiù inestricabili, iniziarono inesorabilmente a deperire e perfino a crollare.